ZEFIRO TORNA – Omaggio a Monteverdi

Vento, Aria, assurgono a misura del vissuto psicologico, or cupi e minacciosi, or flebili aliti, respiro leggero della Natura che rinasce, evocato nella narrazione sonora di Zefiro torna...

Programma

Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena (Petrarca)
Madrigale a 5 (Sesto libro dei Madrigali)
Io la Musica son (A. Striggio, glio)
Da Orfeo
Vittoria Giacobazzi

Inserto strumentale

Tirsi e Clori (A. Striggio, glio)
(settimo libro dei Madrigali)

Inserto strumentale

Lamento della ninfa (Canzonetta di Rinuccini)
da Madrigali Guerrieri et Amorosi
Maria Dalia Albertini

G. Legrenzi – Sonata La Cremona
Vi ricorda o boschi ombrosi (A. Striggio)
Da Orfeo
Michele Concato

Moresca
dal finale dell’Orfeo

Hor che ‘l ciel (Petrarca)
Ottavo libro dei Madrigali

Zefiro torna e di soavi accenti (Rinuccini)
Da Scherzi Musicali
Valentina Vitolo
Maria Dalia Albertini

Presentazione

Zefiro, vento minaccioso divenuto, nelle metamorfosi del mito, felice brezza primaverile, paradigma del respiro dell’anima.
Zefiro, specchio e riesso delle umane passioni, sarà l’elemento di raccordo nel percorso del concerto.

Il racconto musicale porta con sé una molteplicità di letture: la relazione poesia-musica, inevitabile richiamo all’inesausta diatriba tra Monteverdi e l’Artusi; la dicotomia del rapporto tra l’idillio naturale e il tormento dell’animo umano, consapevole della propria caducità, già presente nella poetica di Orazio; il desiderio inarrivabile di stemperarsi in un intimo contatto con la Natura seguendone i ritmi cadenzati e gli ideali vagheggiati negli idillî, di pace e serenità finalmente conquistate.

Vento, Aria, mobili elementi, permeano le parole del testo, si rivestono dei suoni della Musica e con la musica
sorano le corde del cuore.
Il trascolorare dall’ambiente naturale a quello emotivo è il cardine di sviluppo della poetica petrarchesca e
Monteverdi, con l’arte sua, ne amplica in misura esponenziale la capacità suggestiva.

Vento, Aria, elementi eterei, “il suono dei venti, le nubi correnti” sospingono i passi di danza di Tirsi e Clori, nel loro ingenuo e trasparente quadro pastorale.

Vento, Aria, assurgono a misura del vissuto psicologico, or cupi e minacciosi, or ebili aliti, respiro leggero della Natura che rinasce, evocato nella narrazione sonora di Zero torna.
Zefiro, Zefiro…..Zefiro torna.

Donatella Busetto

Esecutori

Madrigalisti
Maria Dalia Albertini
Valentina Vitolo
Vittoria Giacobazzi
Isabella Di Pietro
Simone Milesi
Michele Concato
Guglielmo Buonsanti

Cenacolo Musicale
Marco Rosa Salva e Fabiano Martignago – Flauti
Laura Scipioni e Filippo Bergo- Violini
Gioele Gusberti – Violoncello
Daniele Carnio – Violone
Elisa La Marca – Tiorba
Donatella Busetto – Cembalo
Mimo – Agnese Perri

Regia Marco Bellussi

Progetto scenico Matteo Paoletti

 

In collaborazione con
DansAtelier – Centro Formazione Danza – Elisabetta Galli – Treviso

Prossimi eventi

07 Dic 2024 Ore 19:30

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Cenacolo Musicale
Duomo di Muggia
Muggia
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