Programma
Vivaldi (1678 – 1741)
Pianti, sospiri
Cantata per alto e continuo
Sonata in Fa magg. RV 41
Largo, Allegro, Largo, Allegro
Care selve, amici prati
Cantata per alto e continuo
Sonata in Sol min RV 42
Largo, Andante, Largo, Allegro
Qual per ignoto calle
Cantata per alto e continuo
Esecutori
Cenacolo Musicale
Francesca Biliotti – Contralto
Massimo Raccanelli – Violoncello
Donatella Busetto – Cembalo
Presentazione programma
Meraviglia e stupore. Caleidoscopici affetti e virtuosismo tecnico. Sottile introspezione e tessuto poetico. Nessun genere musicale nell’ampio repertorio barocco è riuscito a coniugare in un’unica breve forma tanti elementi espressivi con altrettanta forza e precisione quanto il genere della Cantata Italiana.
Composte in onore di mecenati di alto rango, le cantate prendevano vita nelle stanze fastose di palazzi nobiliari, destinate ad un pubblico colto ed esperto. Cifra della capacità compositiva dell’autore e del virtuosismo tecnico dell’esecutore.
Quasi tutti i compositori europei del XVII e XVIII secolo si sono cimentati in questa prova di abilità compositiva e lo stesso Handel, nel periodo italiano, ne ha voluto assimilare tecniche costruttive, espressività testuale e melodica, elementi che ritroveremo poi nelle Opere e negli Oratori.
Le cantate Pianti, sospiri e Qual per ignoto calle, entrambe del 1733, sono conservate manoscritte nella Sächsische Landesbibliothek di Dresda; per entrambe il testo è autografo. In Pianti, sospiri il testo poetico declina le insidie di un amore infido e menzognero, che raccoglie e sua volta rigore, disprezzo e crudeltà.
Il combattuto sentimento di un amante non corrisposto fa da sfondo alla cantata Qual per ignoto calle: timore del disprezzo e speranza in un ravvedimento dell’amata sono i sentimenti che si alternano nel cuore del poeta. Ad incastro tra le due precedenti cantate, si inserisce Care selve, amici prati, un quadro idilliaco di ambientazione pastorale non quale il cuore deluso cerca rifugio e consolazione ad un amore fallace e di infida speme. La voce si dispiega così, in una pace ritrovata, accordandosi al mormorio del ruscello.
In ossequio agli stilemi letterari dell’epoca, le cantate proposte condividono il tema del contrastato rapporto con l’oggetto d’amore e le metafore descrittive si rifanno ai canoni della poetica metastasiana allora in voga, in cui l’armonia del verso pare quasi dettare da sé la musica di cui essere rivestito (C. Bernardi, C. Susa – Storia essenziale del teatro).
Le composizioni vocali, quindi, presentano un tessuto musicale denso di arditezze armoniche, virtuosismi vocali e colorature a sostegno dell’espressività del verso, in uno spingersi energico e inesausto lungo la trama della narrazione. La potenza del testo è amplificata da un’inusuale ricerca di effetti coloristici che spesso contendono al verso stesso il primato di visibilità.
La sonorità della voce si completa con la presenza di due sonate per violoncello e continuo che fanno da “ponte” tra le cantate e ne anticipano l’ambientazione espressiva.
Entrambe le composizioni vivono dell’estetica degli affetti, e risentono del gusto del cesello e della densità di dettagli proprio del tardo barocco.
Curriculum
Francesca Biliotti
Contralto, si diploma col massimo dei voti presso il Conservatorio G.Cantelli di Novara. Prosegue i suoi studi specializzandosi nel repertorio barocco e rossiniano con i contralti Sara Mingardo e Bernadette Manca di Nissa.
E’ stata nalista e vincitrice di diversi concorsi internazionali tra cui il Concorso Comunità Europea di Spoleto dove, oltre all’attività concertistica, ha cantato come solista al Festival dei due Mondi e ha debuttato come protagonista nell’opera “Euridice” di G.M.Scappucci sotto la direzione del M°Marco Angius.
Dal repertorio operistico ha inoltre debuttato presso il Teatro Nuovo di Torino “L’Italiana in Algeri” e “La Cenerentola” di Rossini.
Ha interpretato il ruolo di Orfeo nell’Orfeo di Gluck al Teatro Olimpico di Vicenza all’interno della rassegna Vicenza in Musica. E’ stata protagonista di un’opera contemporanea e barocca intitolata “La tragedia di Claudio Monteverdi” di Cornelis De Bondt dedicata alla gura del compositore con rappresentazioni in Olanda e all’Opera Festival di Copenhagen.
Nel 2017 ha preso parte come solista alla tournée mondiale della Trilogia per il 450° di
Monteverdi sotto la direzione di Sir John Eliot Gardiner esibendosi nei più prestigiosi teatri in Europa e Stati Uniti (Philarmonie di Parigi, Teatro La Fenice, Berlin Philarmonia, Luzern Festival, Lincoln Center,…). Negli anni successivi ha continuato la sua collaborazione con il Monteverdi Choir and Orchestra sotto la direzione di Sir John Eliot Gardiner spaziando dal repertorio barocco a quello romantico. Tra gli altri impegni, nel 2020 avrebbe dovuto partecipare come solista ad una tournéé di madrigali di Monteverdi nelle più importanti sale da concerto europee sotto la direzione di Sir John Eliot Gardiner che, a causa dell’emergenza Covid, è stata rinviata al 2021. Tra i futuri impegni, nel 2021 canterà come solista nel Teuzzone di Vivaldi a Tolosa con la direzione di Jordi Savall. Per quanto riguarda l’attività concertistica collabora da anni con l’Ensemble Cenacolo Musicale con cui è stata ospite di numerosi Festival Italiani, tra cui il Tuscia Opera Festival.
Ha cantato come solista presso la Camera dei Deputati in Parlamento, al Festival di Yaroslavl (Russia) nel Dixit Dominus di A.Vivaldi con l’Orchestra dei Solisti di Mosca e sotto la direzione del M° Yuri Bashmet nella Petite Messe Solennelle di Rossini al Sarzana Opera Festival, a Pesaro nello Stabat Mater di Alessandro Scarlatti, presso il Centro di Musica Antica Pietà dei Turchini di Napoli in una serata dedicata a Monteverdi, al Festival dei Palazzi di San Pietroburgo.
Nel 2018 ha cantato alla Wigmore Hall di Londra insieme al contralto Sara Mingardo
un programma di duetti di Monteverdi, trasmesso live su BBC3.
Ha inoltre cantato come solista nella “Passione secondo Matteo” e “Magnicat” di J.S.Bach, nell’ “Oratorio di Natale” di Saint Saens, “Stabat Mater” di Pergolesi, “Stabat Mater” di Vivaldi, “Salve regina” di Pergolesi, “Requiem” e “Messa dell’incoronazione” di Mozart, “Messiah” di Handel.
Nel 2016 ha partecipato al progetto di incisione del CD “Se con stille frequenti”, per la casa discograca Outhere–Arcana, in duetto con Sara Mingardo e con il Cenacolo musicale.
Massimo Raccanelli
Si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio di Castelfranco Veneto con il M° Walter Vestidello perfezionandosi successivamente con i maestri Mario Brunello, Enrico Bronzi e Antonio Meneses.
È stato membro de “l’Arsenale”, ensemble di musica contemporanea diretto dal M° Filippo Perocco, con il quale ha suonato per importanti istituzioni e rassegne musicali quali il Goethe Institut di Roma, Compositori a Confronto di Reggio Emilia , Centro Tedesco di Studi Veneziani (Venezia), Incontri Asolani (Treviso), Brendeis University (Boston), Fenway Center (Boston), Ferguson Hall (Minneapolis).
Nell’anno 2006, 2008 e 2009 ricopre il ruolo di primo violoncello nell’Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto (ORCV) sotto la direzione dei maestri Piero Bellugi e Eliahu Inbal.
È stato invitato per 9 anni consecutivi a partecipare in qualità di basso continuo e solista al Junges Musikpodium Dresda-Venezia esibendosi in Italia e Germania, un laboratorio europeo dedito all’esecuzione di musica barocca, sotto la guida di maestri qualiAndrea Marcon, Giuliano Carmignola e Stefano Montanari.
È primo violoncello della “Venice Baroque Orchestra” (Andrea Marcon). Con VBO eettua inoltre tournèe in tutto il mondo suonando nelle sale più prestigiose quali Carnegie Hall (New York), Queen Elizabeth Hall (London), Victoria Hall (Genéve), Theatre des Champs Elysées (Paris), Palais des Beaux- Arts ( Brussel ), Tokyo Opera Hall, Onassis Center (Athen), Marinskii Theater (St.Petersburg) ecc..e collaborando con artisti quali Giuliano Carmignola, Philippe Jaroussky, Magdalena Kozena, Franco Fagioli. Ha inciso in qualità di continuista e solista con VBO, Sonatori della Gioiosa Marca, Il Pomo d’Oro per le case discograche ERATO, Deutsche Harmonia Mundi (SONY), DECCA. Nel 2017 fonda insieme a Giacomo Catana, Mauro Spinazzè e Francesco Lovato, il quartetto VenEthos Ensemble, con cui svolge un’intensa attività concertististica in importanti stagioni e rassegne cameristiche.
Alla carriera di Violoncellista aanca quella di Direzione d’Orchestra.
Ha partecipato in qualità di assistente del M° Bruno Weil e M° del Coro alla produzione presso Schloss Weikersheim (Jounesse Musicales) di “Così fan tutte” di Mozart (2011). Ha diretto la Georgische Kammer Orchester (Ingolstadt), l’ Orchestra del Jungesmusik Podium Dresda-Venezia, Accademia d’Archi Arrigoni ed ha eettuato numerosi concerti con la Bad Reichenhaller Philarmonie di cui dal 2013 al 2015 ne è Direttore Ospite. Da Ottobre 2012 no a Febbraio 2014 è stato Direttore Musicale di “StOrch” (Studenten Orchester München). Successivamente dirige l’Orchestra della Città di Granada eseguendo la 5a Sinfonia di Tchaikovsky e il Concerto per Violoncello di Elgar con Thomas Demenga.
Donatella Busetto
Conseguita la Maturità Scientifica presso il Liceo Flaminio di Vittorio Veneto, si è diplomata in Pianoforte col massimo dei voti al Conservatorio “B. Marcello di Venezia. Si è perfezionata con i Maestri G. Lovato e M. Campanella. Ha studiato Organo al Conservatorio J. Tomadini di Udine e si è diplomata in Clavicembalo presso il conservatorio “B. Marcello” di Venezia. Solista e continuista in formazioni cameristiche, collabora con vari ensemble, tra cui I Solisti di Mosca, prestando una particolare cura filologica per gli strumenti impiegati.
Master e perfezionamento: Corsi di Musica Antica della Fondazione Cini di Venezia sotto la guida dei Maestri Edward Smith, Scott Ross, Bob Van Asperen. Corso di Direzione d’Orchestra presso l’European Conducting Academy in Vicenza con i M° Romolo Gessi e Lior Shambadal.
È stata docente di Pianoforte ed Educazione Musicale presso gli Istituti Superiori della Provincia di Pordenone. Per più di trent’anni è stata organista presso il Duomo di San Nicolò in Sacile.
E’ fondatrice dell’Associazione BAROCCO EUROPEO www.barocco-europeo.org e del gruppo Cenacolo Musicale, nonché ideatrice del FESTIVAL MUSICANTICA e dei Seminari Internazionali Musica Barocca – LABORATORIO PER L’OPERA BAROCCA, di Sacile.
Con il gruppo da lei fondato, Cenacolo Musicale, ha realizzato svariati progetti ed allestimenti di spettacoli che, partendo da un’intenzione di recupero di repertori particolari e superando il cliché del concerto, potessero strutturarsi sulla base di un tessuto comprensivo di più aree espressive, dalla teatrale , alla coreutica, alla visivo-multimediale.
Nel 2016 ha realizzato il CD “Se con stille frequenti” per la ARCANA, Outhere, su repertorio duettistico, con la collaborazione di Sara Mingardo, e alcune delle migliori voci dei Seminari Internazionali, ottenendo lusinghieri riconoscimenti di critica specializzata, presso importanti riviste Italiane e straniere: Amadeus, Musica, Classic Voices, Avant Scène Opéra, Reviews Tijdschrift Oude Muziek, Gramophone.
Con il LABORATORIO PER L’OPERA BAROCCA ha ideato e realizzato lo spettacolo Zefiro Torna – i madrigali di Monteverdi (con la direzione di Gianluca Capuano), l’allestimento dell’Intermezzo Palandrana e Zamberlucco di A. Scarlatti, presso i Festival Carniarmonie di Udine e PAN OPERA FESTIVAL di Panicale, Umbria, l’allestimento di BACOCCO E SERPILLA realizzato presso i festival MusicAntica di Sacile, Festival Tartini di Pirano e il Vicenza in Lirica.
Nel 2001 ha vinto il secondo premio al Concorso di Composizioni per la Scuola di Base organizzato dalla CLAPS di Pordenone, ottenendo la pubblicazione nella raccolta Giro Giro Canto edita da Pizzicato nel 2008. Alcune sue composizioni per vari organici sono depositate presso la SIAE. A novembre 2017 è stata selezionata tra i vincitori del Concorso di Composizione per Cori di Bambini indetto dalla Feniarco. I brani sono stati pubblicati sugli ultimi due volumi 6 e 7 della collana Giro Giro Canto Edizioni Feniarco. Quest’anno è risultata tra i vincitori del Concorso di Composizione indetto da Feniarco e dedicato alla produzione letteraria di Gianni Rodari, nell’occasione dei 100 anni dalla nascita. Il brano sarà edito nella collana in stampa a maggio del 2021.