Regia d'Opera, i Teatri, i Cartelloni...
Di cosa parliamo?? .
Parleremo della regia d’Opera (e anche Opera Barocca), la formazione specifica in Italia e all’Estero, i concorsi, i rapporti con le Agenzie, i rapporti con le istituzioni Concertistiche, l’aspetto della recensione musicale, l’Editoria, il rapporto col pubblico, e uno sguardo al possibile futuro…
Vi aspettiamo per una piacevole chiacchierata,
👉💻📺collegatevi al post sulla pagine di BAROCCO EUROPEO e …….non dimenticate il CAFFE’!☕️
CESARE SCARTON
si è diplomato in Regia lirica e teatrale presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma e laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna. Ha fatto parte della direzione artistica di importanti manifestazioni internazionali tra le quali la Sagra Musicale Umbra, le Panatenee (Pompei, Agrigento, Capri), il Verdi Festival di Parma. Dal 2012 è direttore artistico del Reate Festival di Rieti. Presso la Fondazione Rossini di Pesaro è direttore delle collane «Iconografia rossiniana», «I libretti di Rossini», «Saggi e Fonti». Ha curato, fra le altre, le regie di Il matrimonio segreto di Cimarosa, Lo scoiattolo in gamba di Rota, Così fan tutte di Mozart, La piccola volpe astuta di Janáček, L’heure espagnole di Ravel, Gianni Schicchi di Puccini, L’impresario in angustie di Cimarosa (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, registrate in dvd da Infocamere); Il re pastore di Mozart e Nina ossia La pazza per amore di Paisiello (Festival Le notti di Villa Mondragone); La serva padrona di Pergolesi (Roma, Vilnius, Riga, Tallinn, Kiev, Budapest); L’elisir d’amore di Donizetti e L’italiana in Algeri di Rossini (Teatro Marrucino, Chieti); La Cenerentola di Rossini (Teatro Brancaccio, Roma); Hanjo di Panni, prima esecuzione assoluta (Associazione Nuova Consonanza): dvd a cura di Ema Vinci Records e trasmesso da Sky Classica; Brundibár di Krása e The little sweep di Britten (Teatro dell’Opera, Roma); Fadwa di Scarlato e La stanza di Lena di Carnini (Accademia Filarmonica Romana, prime esecuzioni assolute); L’incoronazione di Poppea e L’Orfeo di Monteverdi (Teatro Due, Roma). Con Fabio Biondi ed Europa Galante ha messo in scena Anna Bolena di Donizetti, registrata in dvd da Dynamic e trasmessa da Sky Classica, e Il barbiere di Siviglia di Paisiello. Ha inoltre curato la regia di Un’infinita primavera attendo di Cappelletto e Carnini (Accademia Filarmonica Romana, prima esecuzione assoluta): dvd a cura dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana; Anna e Zef, su musica di Monique Krüs, prima esecuzione italiana (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in coproduzione con la Nederlands Philharmonic. Degne di nota le regie di I due timidi e La notte di un nevrastenico di Nino Rota (Teatro Flavio Vespasiano, Rieti): dvd a cura di Dynamic; Combattimenti, composto da Orazi e Curiazi di Battistelli, Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, Tancredi appresso il Combattimento di Ambrosini (prima esecuzione assoluta; Associazione Nuova Consonanza); La scuola di guida di Rota, Il telefono di Menotti, Bach Haus di dall’Ongaro: dvd a cura di Ema Vinci Records (Teatro Flavio Vespasiano, Rieti). Da ricordare gli allestimenti di Polidoro di Lotti (prima ripresa mondiale, Teatro Olimpico, Vicenza) e Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi (Teatro di Villa Torlonia; prima esecuzione a Roma) e di recente Il giudizio di Paride di Panni (Teatro Palladium, Roma). Ha ideato la drammaturgia de La traviata tra Verdi e Dumas, narrata da Renata Scotto e letta da Milena Vukotić; Čajkovskij e Madame von Meck con Sonia Bergamasco e Giulio Scarpati (Musei Vaticani, Città del Vaticano) e Gala Beethoven con Tommaso Ragno: ambedue i progetti realizzati con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano. Per Anna Proclemer ha scritto e messo in scena il monologo Anna dei Pianoforti da Alberto Savinio, rappresentato, tra l’altro, a Roma (Teatro Argentina), Milano (Piccolo Teatro), Firenze (Teatro della Pergola, Maggio Musicale Fiorentino), Palermo (Teatro Biondo).
MATTEO MACINANTI
è dottorando in Storia e Analisi delle Culture musicali all’Università Sapienza di Roma, dove si è laureato alla triennale di Letteratura, Musica e Spettacolo e alla magistrale di Musicologia, conseguendo la laurea con 110 e lode all’interno del percorso di eccellenza. Ha inoltre studiato Musicologia a Parigi presso l’Università Paris 8. È diplomato in Clarinetto al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e ha insegnato nei corsi pre-accademici presso l’Accademia musicale Praeneste a Roma. Alla ricerca d’ambito accademico accompagna l’attività di divulgazione principalmente con la rivista Quinte Parallele, di cui è socio fondatore e caporedattore. Ha inoltre collaborato con IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti, Accademia Chigiana di Siena, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera di Roma, Accademia Filarmonica romana e con il Pontificio Ateneo Anselmianum. È assistente editoriale del Chigiana Journal of Musicological Studies ed è Cultore della materia (discipline musicologiche) presso l’Università degli Studi di Salerno. È autore di “Il Canto di Dante” (Chorabooks 2019), una monografia dedicata alla musica nel Paradiso di Dante, nonché di diversi saggi dedicati ad ambiti diversi della storia musicale. Scrive di musica anche per l’Osservatore Romano. È inoltre vincitore assegnatario di un tirocinio presso il Beethoven Haus di Bonn nell’anno delle celebrazioni beethoveniane per il 250° anniversario dalla nascita del compositore. Il suo campo attuale di ricerca riguarda le musiche dei compositori russi esiliati a Parigi nel periodo tra le due guerre mondiali.