Produzione 2023 del LABORATORIO PER L'OPERA BAROCCA
Georg Friedrich Händel compose la serenata nel 1708 durante il suo soggiorno a Napoli basandosi sul libretto dell’abate Nicola Giuvo, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio. Il lavoro fu commissionato dalla poetessa e mecenate Donna Aurora Sanseverino, duchessa di Laurenzana, per le nozze della nipote Beatrice Tocco Sanseverino di Montemileto, principessa d’Acaja, con Tolomeo III Saverio Gallio, duca di Alvito.
La vicenda mitologica si svolge in Sicilia e racconta di due innamorati, il pastore Aci e la ninfa marina Galatea. La loro unione è minacciata dal ciclope Polifemo, invaghito di Galatea. Respinto dalla ninfa, cerca di sedurla con la forza. Aci la difende, ma Polifemo, il cui vigore è superiore a quello del giovane, ha la meglio. Galatea cerca rifugio nelle profondità marine, ma anche lì si sente minacciata e decide di tornare da Aci. La gelosia di Polifemo esplode ancora più violenta. Il ciclope scaglia un masso contro il giovane che soccombe. Galatea, disperata, implora il padre Nereo di trasformare il sangue di Aci in un fiume così da potersi ricongiungere all’amato in mare.
Descrizione
L’allestimento originale del Laboratorio per l’Opera Barocca di Barocco Europeo è frutto del concorso vocale conclusosi a giugno a cui è seguito il Laboratorio di vocalità, tenuto dal contralto Sara Mingardo, finalizzato all’allestimento dello spettacolo. Sotto la regia di Cesare Scarton, sul palco sono impegnate le vincitrici del concorso: il soprano Maddalena De Biasi nel ruolo di Aci mentre il mezzosoprano Alessia Emma Innocenti è Galatea. Il ruolo di Polifemo è stato affidato al basso Yuri Guerra.
Alle voci sono richieste particolari capacità tecniche ed esecutive: il basso deve eseguire un’aria tra le più difficili e impegnative del repertorio barocco, la cui melodia si dispiega in salti vertiginosi con un’estensione di oltre due ottave. Soprano e mezzosoprano sono invece impegnati nelle coloriture e nell’intensità espressiva per mantenere costante la bellezza melodica e la raffinatezza ornamentale.
Sul podio Riccardo Doni dirige l’Orchestra del Cenacolo Musicale. Le scene e i costumi sono realizzati dagli studenti del Triennio in Scenografia di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, coordinati dai loro docenti Giacomo Andrico, Francesca Pedrotti e Francesca Guarnone.
Lo spettacolo, realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, sarà registrato affinché possa essere distribuito attraverso piattaforme nazionali e internazionali come Rai 5, Rai Cultura, RaiPlay, Arte, RSI (Radio Televisione della Svizzera Italiana), ORF (radiotelevisione nazionale austriaca), ZDF/ARD (Zweites Deutsches Fernsehe), Medici TV, BBC, SKY Classica HD.
Esecutori
Aci – Maddalena De Biasi
Galatea – Emma Alessi Innocenti
Polifemo – Yuri Guerra
Mimi:
Andrea Maddalozzo, Leandro Bertolo, Marta Lucchese
Regia Cesare Scarton
Direttore Riccardo Doni
Supervisione vocale e stilistica Sara Mingardo
Ideazione Donatella Busetto
Allestimento video-scenografico a cura
degli studenti del Triennio in Scenografia di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti:
Sabina Bratu, Elena Toffolon, Angelica Cabass , Giulia Balloni, Abraham Gutierrez, Alva Bergstrom, Daiana Nitu
Orchestra del Cenacolo Musicale
Orchestra del Cenacolo Musicale
Tommaso Luison – violino di spalla
Alessandro Mele, Massimiliano Tieppo, Matteo Rozzi, Ludovica Lanaro, Elisa Franzini – violini
Alessia Turri, Michele Sguotti – viole
Giancarlo Trimboli, Cristina Vidoni – violoncelli
Mauro Zavagno – violone
Davide Giacuzzo, Andrea Bracco – trombe
Gregorio Carraro – oboe/flauto dolce
Fabiano Merlante – tiorba
Donatella Busetto – organo
Biografie
Maddalena De Biasi, soprano (Aci)
Intraprende giovanissima gli studi musicali e inizia il suo percorso come pianista. All’età di sedici anni entra in conservatorio nella classe di canto lirico del conservatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona diplomandosi poi a pieni voti nel 2019. In occasione del Concorso Internazionale Vicenza in Lirica 2020 risulta vincitrice del ruolo di Aminta nell’opera di Vivaldi L’Olimpiade, allestita al Teatro Olimpico di Vicenza, diretta dal maestro Francesco Erle, con regia di Bepi Morassi. Nello stesso anno supera le selezioni per l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” di Martina Franca. Consegue poi la laurea magistrale in Canto rinascimentale e barocco presso il conservatorio Santa Cecilia a Roma sotto la guida di Sara Mingardo, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Nel 2021 vince il Premio “Maria Zunica” nella XIX edizione del Concorso lirico internazionale “Ottavio Ziino” e inizia una collaborazione artistica con le associazioni Wunderkammer Orchestra ed Europa Musica. Ritorna al Festival Vicenza in Lirica 2021 interpretando il ruolo di Talia nell’opera Le Grazie vendicate di Antonio Caldara (prima esecuzione in tempi moderni) al Teatro Olimpi-co di Vicenza diretta dal maestro Carlo Steno Rossi, con regia di Rosangela Giurgola. Nel 2022 prende parte ai concerti organizzati dal Rome Chamber Festival al Teatro Argentina di Roma, al festival Fortissimissimo di Firenze e alla XV edizione del Festival Barocco di Roma. Fa il suo debutto all’estero interpretando il ruolo di Fanny in La cambiale di matrimonio di G. Rossini. L’opera viene messa in scena a Lisbona al Museu Nacional dos Coches diretta dal maestro Jean Bernard Pommier con regia di Tito Celestino da Costa. Ha collaborato inoltre con le associazioni Fucina Culturale Machiavelli, Europa Musica e Percorsi Armonici. Svolge un’intensa attività concertistica.
Emma Alessi Innocenti, mezzosoprano (Galatea)
Nata a Firenze, inizia a cantare in tenera età con il coro di voci bianche “I ragazzi cantori di Firenze”, diretto dal M° Marisol Carballo. Con esso collabora a numerose produzioni del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: Turandot, Carmen, Tosca, La bohème (Zubin Mehta), Tosca (Daniel Oren), oltre alle opere Pollicino di Henze e Il piccolo spazzacamino di Britten. Studia pianoforte al Liceo musicale “Dante” e, contemporaneamente, frequenta lezioni private di canto lirico, sotto la guida di Nadia Sturlese. A settembre 2022 si diploma in Canto (Biennio) con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, sotto la guida di Gianni Fabbrini. Partecipa a numerose masterclas con vari insegnanti, tra cui Annick Massis, Monica Bacelli, Sara Mingardo, Jill Feldman, Alessandro Corbelli, Giacomo Prestia e Bo Rosenkull. Nel 2019 ricopre il ruolo di Seconda Conversa in Suor Angelica, in una produzione de Il Trittico di Puccini (Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, novembre 2019). Interpreta Megacle ne L’Olimpiade di Vivaldi al Teatro Olimpico di Vicenza, in un progetto di opera-stu-dio ideato dal Festival Internazionale “Vicenza in Lirica” (Settembre 2020). Sotto la direzione di Carlo Steno Rossi è solista nel recital Viaggio tra Napoli e Venezia, nell’ambito del Festival Internazionale “Vicenza in Lirica” (settembre 2021). A febbraio 2023 partecipa con un ruolo solistico in un concerto con musiche di Lully e Sardelli, sotto la direzione di Federico Maria Sardelli (Teatro del Maggio Musicale Fiorentino). A settembre 2021 vince tre premi al Concorso internazionale di musica vocale da camera “A. Seghizzi”: il 2° premio e due premi speciali (per l’interprete più giovane e per il programma di maggior interesse artistico). Nel 2023 è finalista durante il 77° Concorso di canto “Comunità europea” del Teatro Sperimentale “A. Belli” di Spoleto e durante il Concorso lirico internazionale “Tullio Serafin” di Vicenza, per il ruolo di Dorabella in Così fan tutte.
Yuri Guerra, basso (Polifemo)
Conclude i suoi studi musicali in musica da camera e canto lirico al Conservatorio di Bologna e si perfeziona con Fernando Cordeiro Opa con il quale tuttora lavora. Si esibisce in concerti sia in Italia sia all’estero con il Requiem di Mozart insieme alla Youth Musicians European Orchestra diretta da Paolo Olmi nella RD del Congo. Lavora con registi come Sir David Pountney, Hugo de Ana, Stefano Vizioli e direttori come Federico Maria Sardelli, Jan Latham-Koenig e Francesco Ivan Ciampa. Si è esibito al Teatro Verdi di Pisa, al Goldoni di Livorno, al Giglio di Lucca, al Festival Alessandro Stradella, al Festival Angelica. Frequenta l’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti a Martina Franca e si esibisce al Festival della Valle d’Itria. Debutta quattro prime mondiali tra le quali due opere barocche riscoperte: Amare e Fingere di Alessandro Stradella sotto la guida di Andrea de Carlo; Amour Malade con l’Ensemble Auser Musici diretto da Carlo Ipata; Opera Italiana di Nicola Campogrande; C’era due volte il Barone Lamberto di Alberto Cara al Teatro Coccia di Novara. Ha un’intensa attività concertistica debuttando nello Stabat Mater di Astorga e di Bieber, nella Krönungsmesse e il Veni Sancte Spiritus di Mozart, il Magnificat di Vivaldi e in Litanie di Durante. È vincitore del primo premio al Concorso Internazionale di Canto Barocco “Caffarelli”.
Cesare Scarton, regia
Ha curato, fra le altre, la regia di Così fan tutte di Mozart, La piccola volpe astuta di Janáček, L’heure espagnole di Ravel, Gianni Schicchi di Puccini, L’impresario in angustie di Cimarosa (Accademia Nazionale di Santa Cecilia; dvd a cura di Infocamere); Brundibár di Krása e The little sweep di Britten (Teatro dell’Opera di Roma); il dittico Donna, serva della mia casa con Fadwa di Scarlato e La stanza di Lena di Carnini (prime esecuzioni assolute) e Un’infinita primavera attendo di Carnini (Accademia Filarmonica Romana; prima esecuzione assoluta; dvd a cura dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana). Inoltre, ha messo in scena Anna Bolena di Donizetti (dvd a cura di Dynamic, trasmesso da Sky Clasica) e Il barbiere di Siviglia di Paisiello (Reate Festival), ripreso poi a Siena per l’Accademia Musicale Chigiana; ha inoltre curato la regia di Hanjo e de Il giudizio di Paride di Panni (Associazione Nuova Consonanza; dvd a cura di Ema Vinci Records, trasmesso da Sky Classica); di Anna e Zef, su musica di Monique Krüs (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in coproduzione con la Nederlands Philharmonic). Presso il Teatro Olimpico di Vicenza ha curato la regia di Polidoro di Antonio Lotti (prima ripresa in epoca moderna) e presso il Teatro di Villa Torlonia di Roma Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi (prima rappresentazione a Roma) e L’empio punito di Melani (prima ripresa in epoca moderna; dvd a cura di Dynamic).
Da segnalare anche Serpilla e Bacocco di Orlandini (Barocco Europeo; Festival Tartini (Slovenia), Festival Vicenza in Lirica) e L’impresario della Canarie di Sarro (Festival MusicAntica, Sacile, Trieste, Radovljica (Slovenia). Inoltre, I due timidi e La notte di un nevrastenico di Rota (dvd a cura di Dynamic) e di recente La medium di Giancarlo Menotti presentata a Roma e a Rieti, trasmessa in streaming per l’Ente Luglio Musicale Trapanese, e a Savona per il Teatro dell’Opera Giocosa, e la prima esecuzione assoluta di L’ultima estate di Marcello Filotei (Progetto Speciale Ministero della Cultura Direzione dello Spettacolo 2021).
Nello scorso luglio, ottime recensioni ha meritato la sua messinscena dell’opera Jakob Lenz di Wolfgang Rihm per il Festival Puccini di Torre del Lago. Ha ideato la drammaturgia di La traviata tra Verdi e Dumas, con Renata Scotto e Milena Vukotić
(Parco della Musica, Roma); Čajkovskij e Madame von Meck con Sonia Bergamasco e Giulio Scarpati (Musei Vaticani, Città del Vaticano); Gala Beethoven con Tommaso Ragno (Parco della Musica, Roma) e la mise en espace di La Roma di Tosca (Palazzo Farnese, Roma) realizzati con i Solisti dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti da Antonio Pappano.
Riccardo Doni, direzione
Nato a Milano nel 1965, Riccardo Doni si diploma in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, sotto la guida di Lorenzo Ghielmi; si perfeziona poi in Organo e Clavicembalo seguendo i corsi tenuti da Jean-Claude Zehnder presso la Schola Cantorum di Basilea.
Non ancora ventenne, diventa direttore artistico dell’Associazione Musica Laudantes di Milano e dell’omonimo gruppo vocale,
con cui si esibirà fino al 2009 realizzando anche alcune incisioni discografiche.
Sempre in ambito vocale negli anni Novanta guida le formazioni della Nuova Polifonica Ambrosiana e dei Madrigalisti Ambrosiani, tenendo numerosi concerti in Italia e all’estero.
In qualità di clavicembalista e organista, oltre agli impegni solistici dal 1994 collabora stabilmente con l’ensemble Il Giardino Armonico, diretto da Giovanni Antonini, esibendosi in tutto il mondo con solisti di fama internazionale. Dal 2002 inoltre è clavicembalista dell’ensemble Imaginarium, fondato dal violinista Enrico Onofri e specializzato nel repertorio vocale e strumentale italiano del Sei-Settecento.
Fra le altre collaborazioni di rilievo, quelle con l’orchestra da camera I Solisti di Pavia (diretta da Enrico Dindo), i Cameristi della Scala, l’orchestra dei Pomeriggi Musicali, l’Accademia Bizantina. Dal 2008 suona insieme con il violinista Giuliano Carmignola, il duo vanta numerosi concerti tenuti in prestigiose cornici italiane ed europee. Dal 2011 è direttore musicale dell’Accademia dell’Annunciata, progetto dedicato alla formazione di giovani talenti e indirizzato alla prassi esecutiva barocca e classica con strumenti originali. L’ensemble, che ha un ricco curriculum di concerti e incisioni, collabora costantemente con solisti di chiara fama.
È stato docente presso i conservatori di Castelfranco Veneto, Ferrara e Frosinone. Le principali case discografiche con cui ha registrato sono Alpha, Amadeus, Decca, Deutsche Harmonia Mundi, Musica Viva, Naive, Nichion, Opus 111, Passacaille, Sarx Records, Stradivarius, Supraphon, Teldec, Zig Zag. Dal 2018 incide in esclusiva per Arcana, con l’Accademia dell’Annunciata.