Figlio d'alte speranze
Giunto in Italia per perfezionare la propria conoscenza in materia musicale, Haendel scrisse a Roma circa centocinquanta cantate. A commissionarle furono due prelati aristocratici, Benedetto Pamphili e Pietro Ottoboni, e soprattutto il marchese Francesco Ruspoli, un mecenate presso il quale Händel soggiornò per tre lunghi periodi (maggio-ottobre 1707, febbraio-maggio 1708, luglio-novembre 1708) con l’incarico principale di fornire settimanalmente una nuova cantata, da eseguirsi di domenica; ciò costituirà per il compositore una scuola di perfezionamento che lo porterà a scrivere opere teatrali di ineguagliata bellezza.
Composte intorno al 1724 per soprano, strumento solista e basso continuo, le “Nove Arie tedesche”haendeliane sono così chiamate perché basate su testi del poeta ed amico Barthold Heinrich Brockes.
Queste composizioni costituiscono un vero gioiello nella produzione handeliana e sono accomunate da testi in cui si celebra la bellezza della natura facendo riferimento alla grandezza del Creatore.
Sono pagine di grande raffinatezza, ricche di intimità ed intenso lirismo. A completamento del programma, alcune Sonate per violino e continuo caratterizzate da una cantabilità particolarmente vicina allo stile italiano.
Programma
FIGLIO D’ALTE SPERANZE
Omaggio a G.F. Handel (1685-1759)
Aria “Suesse Stille, sanfte Quelle”
da “Neun Deutsche Arien”
Sonata n. 3 in Fa maggiore
per violino e continuo op. 1 n. 12
Adagio, Allegro, Largo, Allegro
Cantata “Figlio d’alte speranze” HWV 113
per soprano, violino e continuo
Cantata “Non sospirar, non piangere” HWV 141
per soprano e b.c.
Sonata n. 2 in Re maggiore
per violino e continuo op. 1 n. 4:
Adagio, Allegro, Larghetto, Allegro
Aria “Meine Seele hoert im sehen”
da “Neun Deutsche Arien”
I SOLISTI AMBROSIANI
Tullia Pedersoli – soprano
Davide Belosio – violino
Claudio Frigerio – violoncello
Enrico Barbagli – clavicembalo
Biografie
I Solisti Ambrosiani sono un ensemble italiano specializzato nel repertorio antico e nell’esecuzione filologica su strumentazione originale, fondato nel 2008 dal soprano Tullia Pedersoli e dal violinista Davide Belosio.
Il gruppo trova nel temperamento dei singoli componenti e nella flessibilità della formazione – dal duo alla piccola orchestra da camera – la propria cifra stilistica.
L’ensemble è costituito da musicisti che svolgono attività concertistica in Italia e all’estero (Austria, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Russia, Brasile, Canada, ecc.). I Solisti Ambrosiani sono stati più volte ospiti di prestigiosi festival e stagioni musicali, tra cui: Segni Barocchi Foligno Festival (2013), Todi Musica Antica Festival “Paolo Antonio Rolli” (2014, 2015, 2016, 2017), LakeComo Festival (2014), La Stagione degli Affetti (2015), Un Clavicembalo a S. Marco (2015), Settimana della Cultura, Alessandria Barocca (2017 e 2018), Antiqua – Rassegna Internazionale di Musica Antica (2017), “Un Ponte di Note” (2017), Da Vinci Baroque Festival (2018), Festival Il Montesardo (2018), Altolivenza Festival (2018). Il gruppo ha realizzato incisioni discografiche ottimamente recensite dalla critica di settore, fra cui diverse registrazioni di brani in prima mondiale: l’intermezzo “La Dirindina”, nella duplice versione di D. Scarlatti e di G. B. Martini (Edizioni Bongiovanni Bologna 2016), “Lontan da te mia vita” (Urania Records 2018) contenente Sonate e Cantate di Albinoni e “Caldara: Sonatas & Cantatas for soprano, violino and continuo” (Urania Records 2019). I Solisti Ambrosiani curano, sin dalla sua fondazione nel 2012, la direzione artistica del Festival Musica Sibrii, che ha più volte ricevuto il Patrocinio di: Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dell’Interno, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica (edizioni 2012, 2013), nonché l’Adesione presidenziale (2014).