TARTINI e VERACINI – Musica in Villa a metà settecento – Video Première

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Programma musicale del video

TARTINI e VERACINI – Musica in Villa alla metà del Settecento

Suoni e suggestioni italiane della prima metà del secolo XVIII

Omaggio a Tartini nei 250 anni dalla morte

Francesco Maria Veracini
Sonata VI in La maggiore dalle Sonate Accademiche op. 2 a Violino Solo e Basso

(Firenze – Londra 1744)
Siciliana (Larghetto) – Andante Moderato – Largo – Allegro Assai

 

 

Esecutori

Tommaso Luison, violino

Carlo Zanardi, violoncello

Donatella Busetto, cembalo

Presentazione programma

La settecentesca villa Savorgnan, a Lestans, ospita questo ultimo evento del Festival MusicAntica 2020.

Di proprietà di una delle più influenti famiglie friulane, che assecondarono l’ingresso della dominazione veneziana, rivela quanto la Serenissima fosse riuscita a plasmare secondo i suoi stilemi le fattezze delle dimore signorili in terra friulana.

Impossibile, osservandone i dettagli, non assecondare la mente all’evocazione degli scorci veneziani, complici le suggestioni musicali, allungando lo sguardo oltre campagna friulana, fin verso la laguna…

 

Un viaggio a Venezia, fra i canali, i rumori delle gomene e gli odori delle botteghe. Un violino suona, solo, ed apre un sipario su un mondo che fu, l’Italia della prima metà del 1700, il tramonto del barocco e gli albori del classicismo, quel periodo in cui ancora tutto è arte, affreschi, arazzi, statue, chiese, contrasti accesi, profonda umanità. E così, dalla lontana Roma in cui l’Orfeo del violino, Arcangelo Corelli, affermò un nuovo stile, barocco e classico insieme, la Venezia immediatamente successiva omaggiò quello stesso stile attraverso le note dell’op. 2 di Vivaldi, famoso successivamente per le Quattro Stagioni, evocazione musicale di immagini pittoriche e moltissimi altri concerti strumentali. I grandi del violino di allora partirono da qui. E così il virtuosismo di Veracini, mescolato a stilemi popolari, arricchisce di sapienza un modo di far musica che in pochi anni era diventato il modello da seguire per l’intera Europa del tempo, che si allontana ma non si affranca dall’origine della musica: il canto. Canto di cui si nutre profondamente Tartini, che porta l’arte dell’abbellimento ad apici raramente raggiunti, eleganti e nobili al tempo stesso, sfiorando la parte orientale e arabeggiante della musica italiana.

Curriculum

Tommaso Luison – violino

Nasce a Padova nel 1978. Diplomato con il massimo dei voti sotto la guida di Giovanni Guglielmo presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, si perfeziona in seguito con Salvatore Accardo, Ilya Grubert e Domenico Nordio e, nell’ambito della musica antica su strumenti originali, con Giulio Rovighi. Nel 2000 fonda il Trio Malipiero, formazione con cui segue i corsi del Trio di Trieste e del Trio Tchaikovsky e che ha tenuto concerti in Italia, Spagna, Slovacchia, Croazia, Francia e Cina. E’ stato premiato come solista in concorsi nazionali (Concorso Biennale di Vittorio Veneto 2005) e in ambito cameristico con il Trio Malipiero (“Città di Pavia” 2002, Palmi 2006). Collabora come Violino di Spalla l’Orchestra di Padova e del Veneto e l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. Dal 2008, vincitore di concorso, suona stabilmente con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Affianca allo studio del violino l’approfondimento storico e musicologico e nel 2009 consegue la laurea in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti e la lode presso l’Università di Padova con una tesi su Giuseppe Tartini. In seguito all’esperienza universitaria fonda Tartini Project 1721, progetto di ricerca scientifica e produzione musicale incentrato su Tartini e la musica italiana del Settecento, secondo la prassi esecutiva dell’epoca e con strumenti originali. Regolarmente invitato in convegni internazionali, ha pubblicato per Ut Orpheus di Bologna e Nota Edizioni di Udine. Da sempre si dedica all’insegnamento: ha tenuto i corsi di Formazione di base al Conservatorio di Rovigo (2007-2010) e ha insegnato Violino nei Conservatori di Mantova, Padova e Cesena.

 

CENACOLO MUSICALE

Il gruppo di musica antica CENACOLO MUSICALE nasce per iniziativa di Donatella Busetto e dalla collaborazione di alcuni musicisti e studiosi che condividono preparazione professionale, attività concertistica e interesse per il genere barocco. Il repertorio del gruppo spazia tra musica strumentale e cantate sacre e profane di autori del 600 e 700, _no agli autori del tardo barocco e primo Classicismo.

Gli organici, a geometria variabile, comprendono formazioni a voce solista con basso continuo, duetti per soprano e contralto con violini e basso continuo, voce solista e quartetto d’archi e basso continuo, duo cembalistico, concerti per strumento solista ed archi, quintetto vocale.

Il gruppo ha eseguito concerti in Italia e all’estero in prestigiosi Festival: Festival Dimanche Musique Corpataux-Friburgo; Festival Anton Lucio Vivaldi-TS , Festival Parco in Musica-Terni; Festival Barocco di Viterbo; Festival Barokko-Trento; Festival Cusiano di Musica Antica-Lago d’Orta, MITTELFEST-Cividale, Festival Opera Barocca-Praga, il Festival Carniarmonie (UD), il PAN OPERA FESTIVAL di Panicale (PG), Vicenza in Lirica, Tartini Festival.

A novembre 2016 ha pubblicato per l’etichetta ARCANA-Outhere il Cd di Duetti da camera Se con stille frequenti, con la partecipazione di Sara Mingardo, disponibile presso le maggiori piattaforme digitali, raccogliendo ottime recensioni presso le più importanti riviste specializzate italiane ed estere tra le quali L’Avant-Scène Opéra, Musica, Classic Voice, Amadeus, e la prestigiosa internazionale Gramophone.

 

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