Mentre vaga angioletta – Sonar con affetti cantabili e diversità di passo

Le composizioni di Monteverdi (a parte i primi libri di madrigali) sono concepite per cantanti professionisti che si esibivano davanti a un pubblico d’ intenditori. Abbiamo un vivido esempio nel “madrigale” di Guarini messo in musica per due tenori Mentre vaga Angioletta. Questa poesia sembra scritta appositamente per stimolare l’invenzione geniale di Monteverdi...

Programma

GIROLAMO FRESCOBALDI

Balletto – Corrente del Balletto – Passacagli, 1637
Toccata Sesta (Primo Libro)
Ancidetemi pur d’Archadelt passagiato
Partite sopra la Monica
Partite sopra Ruggiero
Toccata nona (Primo Libro)
Canzona Quarta (Secondo Libro)
Cento Partite sopra Passacagli

Presentazione programma

Girolamo Frescobaldi, diversamente da Monteverdi, ha cercato di spiegare la maniera di eseguire le sue composizioni per meglio rendere le loro “aetti cantabili e diversità di passi”. Ma l’autore sembra rinunciare ad essere più preciso quando conclude con le parole “Si devono fare a suo beneplacito secondo il gusto del sonatore”. Può darsi che avesse ragione il teorico Giovanni Battista Doni quando diceva che Frescobaldi era un artigiano senza lettere, capace solo di scrivere e suonare musica per tastiera. Infatti le osservazioni che il compositore incluse nelle prefazioni dei due libri di Toccate sono a volte poco chiare. Ma riflettono bene i criteri dei suoi contemporanei quali il poeta Marino o gli architetti Borromini e Bernini che forse si esprimevano in modo più ranato del compositore,. “Maniera”, novità e meraviglia sono qualità che meglio descrivono l’arte nella Roma del Seicento e nello stesso tempo l’arte di Frescobaldi.

Le composizioni di Monteverdi (a parte i primi libri di madrigali) sono concepite per cantanti professionisti che si esibivano davanti a un pubblico d’ intenditori. Abbiamo un vivido esempio nel “madrigale” di Guarini messo in musica per due tenori Mentre vaga Angioletta. Questa poesia sembra scritta appositamente per stimolare l’invenzione geniale di Monteverdi. Inoltre, evoca lo stile di Frescobaldi nelle sue Toccate e Partite e il loro incessante cambiamento di espressione e di umore. La cantante “Angioletta” alletta “ogn’anima gentil” con il suo canto “per non usata via” (come i dicili passaggi di una toccata di Frescobaldi), “garrula armonia, alternando fughe e reposi”. Senza sforzare si potrebbe aggiungere “aetti cantabili e diversità di passi”.

Un musicista straniero a Roma nel 1639 ha sentito suonare Frescobaldi, e ci ha lasciato questa sua preziosa impressione: “Al di sopra di tutti gli altri c’è il grande Frescobaldi che fa sentire mille invenzioni al suo clavicembalo… Anche se le sue opere a stampa dimostrano a sucienza la sua grande abilità, per giudicare pienamente la sua capienza, bisogna sentirlo improvvisare una delle sue toccate che sono così piene di idee contrappuntistiche e di invenzioni mirabili.”

Per arrichir d’eterna gioia i cori
Spargesti i soavissimo tesori
De le tue dolci musiche miniere ( Secondo Libro 1637: In lode dell’autore”)

Edward Smith

Biografia

Edward Smith
Americano, compie i primi studi musicali alla Lawrence University nel Wisconsin, diplomandosi in pianoforte e composizione. Una borsa Fulbright lo porta in Italia, dove studia composizione con Luigi Dallapiccola e contemporaneamente sviluppa una crescente interesse nella musica antica col liutista Rolf Rapp. Alla Yale University poi si laurea in clavicembalo sotto la guida del celebre studioso e concertista Ralph Kirkpatrick. Inizia subito la carriera come cembalista-organista con l’ensemble New York Pro Musica che lo porta in tournées negli Stati Uniti, in Canada, Sud America, Europa e l’ex Unione Sovietica. Con la Pro Musica incide numerosi dischi per la Decca.

E’ membro o ospite di altre formazioni quali il Philidor Trio, il New York Consort of Viols e il Waverly Consort. Con il Clemencic Consort partecipa ai più importanti festival a Parigi, Lisbona, Bruges e Stoccarda.
Memorabili i suoi recital a New York (l’integrale del Clavicembalo ben temperato), al Teatro la Fenice, nell’ambito dei Seminari di Musica Antica di San Giorgio Maggiore e di altre manifestazioni musicali veneziane e italiane.
Noto specialista nella prassi del basso continuo, ha partecipato a numerosi ricuperi di opere barocche a New York, Parigi, Madrid e Francoforte, a Venezia e a Siena.

Ultimamente ha suonato le Variazioni Goldberg in vari città negli Stati Uniti e ha eseguito a New York in prima assoluta un’opera per clavicembalo solo di Nildo Sanvido. Ha tenuto molti corsi e workshop negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. In Italia ha insegnato all’Accademia Chigiana, la Fondazione Cini, la Scuola di Musica Antica di Venezia e i Seminari ‘Barocco Europeo’ di Sacile.

Ha inciso musiche di Byrd, Chambonnières, d’Anglebert e Handel, Sonate da Clavicembalo (Scarlatti, Grazioli, Paradies), brani organistici di A. Gabrieli, Frescobaldi e Zipoli e ultimamente tre CD dedicati a Bach, F. Couperin e D. Scarlatti. Le sue revisioni di musica per tastiera comprendono Suits of the Celebrated Lessons (Babell), Sei sonate a quattro mani (Seydelmann) e l’opera completa per tastiera di Geminiani per la Ut Orpheus, Bologna, e le Pièces de Clavecin (Février) per l’Oiseau-Lyre, Monaco.
Recentemente ha pubblicato “La scusa” di Galuppi, cantata per contralto e archi per la casa editrice DAVINCI EDITION.